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L’importanza di applicare il pensiero creativo e umanizzare i dati



 

Venerdì scorso abbiamo dato il benvenuto alla nuova classe della Moxoff Academy, luogo di alta formazione rivolto a chi proviene dal mondo accademico e desidera cimentarsi con sfide industriali e a chi, avendo già esperienza in azienda, vuole aggiornarsi su nuove tecniche, metodologie e competenze ormai fondamentali per fare innovazione in un mondo data-driven, come modellistica matematica, statistica, deep learning, distributed computing. 

Il benvenuto 

Ad accogliere i partecipanti Alfio Quarteroni, Presidente di Moxoff e Professore di Analisi Numerica al Politecnico di Milano, il quale ha ricordato quanto sia importante e prezioso ’imparare continuamente e riversare in modo originale il proprio patrimonio di competenze a beneficio dell’innovazione. Marco Giannotti, General Manager di Moxoff si è unito alle parole del presidente e ha posto l’accento sulla Moxoff Academy come luogo di sperimentazione, di contaminazione di saperi e competenze, in cui è possibile mettere a sistema storie provenienti da mondi apparentemente lontani come l’accademia e l’industria.

Innovazione democratica

La prima giornata, svoltasi in digitale, si è sviluppata intorno a una domanda di grande attualità: “cosa significa fare innovazione?” 

In un contesto in cui l’innovazione nasce il più delle volte tra le mura aziendali, emerge la necessità di una “peripheral vision” nell’approccio alle diverse problematiche che i vari attori dell’impresa si trovano ad affrontare, per dare vita a soluzioni che sappiano interpretare i dati a disposizione delle aziende. L’innovazione dunque, si apre, si trasforma e si nutre del contesto, della cultura e degli input che generano la società e il mondo in generale. 

Alla presentazione teorica si è affiancata l’esperienza pratica, che caratterizza  tutta l’organizzazione del corso, e offre l’opportunità di sperimentare con mano quanto sia importante far convergere il dato e il suo rigore descrittivo e matematico con il “perchè” ovvero la spiegazione che muove il comportamento umano.

Umanizzare i dati

Chi si occupa oggi di innovazione non può limitarsi a una mera analisi di puri dati ma deve rivolgere il proprio sguardo alla congiuntura tra big data e thick data. Questo significa usare e interpretare i dati a disposizione, saperne scorgere e interpretare le informazioni interessanti integrandole e “umanizzandole”con le storie e il valore celato al loro interno. 

Seguendo questo presupposto il Design Thinking ha acquisito un ruolo chiave nelle aziende di successo che hanno fatto dell’AI il loro punto di forza affidando una funzione strategica al design e riservando agli algoritmi matematici le fasi di messa a terra. Un esempio davanti agli occhi di tutti è l’estrema personalizzazione permessa dalla piattaforma Netflix ideata da persone creative che hanno intercettato un nuovo bisogno dei clienti e hanno dato vita a un servizio di successo che viene implementato attraverso il machine learning.

Vivere un “ecosistema di saperi”

Tra un modulo di modellizzazione matematica, statistical learning e big data processing i partecipanti all’Academy si troveranno in un ecosistema in cui si incontrano le eccellenze della ricerca e dell’università italiana, rappresentato dal sapere dei docenti delle più prestigiose realtà italiane (come l’Università Bocconi, il Politecnico di Milano, l’Università di Bologna, l’Università di Catania, la Sapienza) e il know-how degli specialisti di Moxoff che condividono la loro esperienza accumulata sul campo, interfacciandosi con aziende che operano in differenti contesti e settori industriali.

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